Qualche tempo fa, in gita con la mia classe, ho visitato la fattoria didattica Ca’ degli Alemanni di Cremona. E’ stata davvero una giornata interessante e, tra le altre attività, abbiamo anche provato a fare il formaggio.
Anche sul sito www.ilsaporeeilsapere.it nella pagina dei materiali, ho trovato un progetto con le indicazioni su come fare il formaggio… e così oggi, con i miei bimbi e le cuginette Alice e Isabella, ho voluto riprovare l’esperienza.
Che meraviglia! E, nonostate fosse la prima volta, abbiamo ottenuto un buon risultato.
Ecco il procedimento che abbiamo seguito.
Cosa occorre:
latte intero
caglio (in vendita in farmacia, a Cremona l’ho prenotato alla farmacia vicino all’Ospedale ieri e questa mattina c’era già)
yogur intero naturale
sale
una pentola
una frusta in metallo o un coltello
una o più contenitori forati (va bene anche un piccolo scolapasta o la parte interna di una piccola centrifuga per insalata, o meglio ancora una vera “fuscella”)
Procedimento:
scaldare il latte a circa 40 gradi (io ne ho usati 2 litri)
togliere dal fuoco e aggiungere il caglio (seguendo le istruzioni e le proporzioni della confezione), mescolare.
aggiungere un cucchiaio di yogurt e un pizzico di sale
Lasciare riposare per circa 30 minuti; la cagliata è pronta quando forma uno strato consistente, sul quale premendo il palmo della mano questo non vi affonda dentro ma incontra una certa resistenza, anche la frusta non affonda ma si poggia in superficie.
con la frusta si rompe la cagliata, lavorandola energicamente fino ad ottenere pezzetti il più piccoli possibile.
a questo punto si può tirare fuori dalla pentola la cagliata pescandola con la forma o “fruscella”,va pressata bene, quanto più siero verrà fuori, tanto più il formaggio sarà compatto.
Io, per far giocare i bambini, ho usato bicchierini di palastica forati.
Il tavolo della cucina alla fine era un lago, anche se avevo preparato vassoi e ciotole per raccogliere il siero e la quantità di formaggio prodotta era pochina … ma è l’esperimento è riuscito.
Naturalmente lo abbiamo conservato in frigo e mangiato presto… lasciamo agli esperti la stagionatura!