Set 25
Alla scoperta di Cremona – 4 – Cremona “Magna phaselus”
Abbiamo scoperto che, nel passato, la nostra Cremona è stata soprannominata “Magna Phaselus” (si legge faselus)
Questa espressione potrebbe essere tradotta in due modi:
1) Grande vascello, a causa della sua forma: vista dall’alto o su una mappa le sue mura disegnavano la forma di un grande vascello che aveva il Castello Santa Croce a prua, il baluardo di San Giorgio a poppa, il Torrazzo a far da albero maestro e il fiume Po come specchio d’acqua su cui la città sembrava navigare.
Noi abbiamo provato a rappresentare così questa traduzione:
2) L’altra traduzione, un po’ meno poetica, ricorda forse che dalle nostre parti si coltivavano e mangiavano molti fagioli….
Noi preferiamo la prima !!
Set 25
The town
Set 15
Alla scoperta di Cremona – 3 – Zanèen de la bala
La leggenda di Zanèen de la Bala
In epoca medievale, Cremona era sottoposta al dominio del Sacro Romano Impero e pagava ogni anno all’imperatore una tassa consistente in una palla d’oro di cinque chili.
Per liberare la città da questo tributo, i cremonesi delegarono come loro rappresentante un giovane gonfaloniere della città di nome Giovanni Baldesio, a combattere contro il figlio dell’imperatore Enrico IV per liberare la città. In caso di vittoria del giovane cremonese, la città sarebbe stata liberata dall’onere. Così avvenne e l’imperatore lasciò libera Cremona che, nel giro di qualche anno, divenne libero comune. I cremonesi, come riconoscimento, diedere in sposa a Giovanni la bella e giovane Berta de Zoli che gli portò in dote ricche proprietà terriere. La storia di Giovanni Baldesio detto popolarmente Zanen de la bala, è ancor oggi ricordata dall’emblema di Cremona conservato sotto il portico della Loggia dei Militi e dal simbolo che compare nello stemma comunale: un braccio con la palla e la scritta “fortitudo mea in brachio”.
Alla leggenda si aggiunge leggenda… Come si svolse il duello? Esattamente non si sa, secondo alcuni fu addirittura una partita di bocce.
Noi abbiamo incontrato questo personaggio attraverso la bella filastrocca contenuta nel libro “I rubini della torre misteriosa” graditissimo omaggio del settore politiche educative del Comune, realizzato qualche anno fa con il contributo della Banca Cremonese di Credito Cooperativo. Curato da Barbara Caliendo e Paola Fieschi e illustrato da Matteo Gubellini, ci accompagnerà durante tutto il progetto accoglienza alla scoperta di Cremona.
Set 15
Alla scoperta di Cremona – 2 – Le mura e i bastioni
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della città e ci spostiamo all’estremità opposta, dove un tempo sorgevano il bastione San Michele e San Giorgio.
Cremona non ha conservato una cinta muraria completa… e a dir la verità sembra essersi dimenticata anche di ciò che ne resta! Ma basta guardardarsi attorno con un po’ di attenzione… e si fanno scoperte interessanti!
In molti punti della città ciò che resta delle antiche mura è diventato parte di cortili, recinzioni, garage e cantine.